Quando nascono le lavanderie a gettoni?

Quando nascono le lavanderie a gettoni?

Lavanderie self service come e perchè sono nate? Un po’ di storia …

Uno dei servizi più importanti che una città fornisce ai cittadini e agli studenti e impiegati fuori sede è la lavanderia self-service.
Ma qual è la loro storia ed evoluzione rispetto ai bisogni attuali?

Le prime lavanderie a gettoni, o self service, nascono negli Stati Uniti nei primi anni ’40, in particolare la sua prima apparizione è segnalata nella città di Fort Worth, Texas, con il nome di “Washateria”.

Inizialmente queste lavanderie non erano completamente automatizzate, ma grazie alla forte richiesta di questo servizio, l’automatizzazione venne completata rapidamente.

In Europa la prima lavanderia a gettoni venne inaugurata a Londra, nel quartiere di Queensway, il 9 maggio 1949 per sopperire alla richiesta di un servizio di lavanderia e di necessità igieniche che andavano a crearsi nella popolazione londinese dopo la seconda guerra mondiale. Proprio questo bisogno di pulizia e di igiene spinse la forte espansione delle lavanderie self service.

Negli anni sessanta esse si svilupparono anche nelle zone suburbane delle città, diventando presto un servizio utilizzato da quella fascia di popolazione che non poteva permettersi una propria lavatrice: studenti e giovani lavoratori fuori sede che non potevano permettersi il lusso di possedere una propria lavatrice, a causa dell’elevato prezzo e dei costi dell’energia elettrica.

Grazie alle migrazioni verso le città e verso le periferie residenziali, e alla nascita di nuclei familiari composti da entrambi i coniugi lavoratori, il servizio di lavanderia a gettoni si espanse in molte regioni europee: una soluzione veloce e conveniente che permetteva a chiunque di lavare e asciugare la propria biancheria.

Il prezzo del servizio infatti era molto conveniente, tanto che era sostenibile anche da uno studente universitario fuori sede che aveva necessità di avere maglie e pantaloni puliti senza dover tornare ogni week-end a casa dalla propria famiglia.

Tutto questo avvenne tra gli anni sessanta e settanta durante il boom economico che generò nelle famiglie europee e statunitensi nuovi bisogni e necessità che vennero soddisfatte attraverso nuovi prodotti a prezzi più accessibili.

Ed è in questa situazione che negli anni ’80 la lavatrice diventa uno strumento accessibile a tutti, grazie all’abbassamento del prezzo di mercato. Ogni famiglia, piccola o grande, incominciò ad acquistare una lavatrice e ad utilizzarla nella propria casa.
Questo, insieme al contemporaneo aumento del prezzo dei lavaggi, causò un lento, ma sostanziale, declino dell’espansione delle lavanderie self service.

Attualmente le lavanderie a gettoni vengono utilizzate prevalentemente per lavare e asciugare piumoni e grandi quantità di capi d’abbigliamento, specialmente in Italia dove la pulizia di questo genere necessità di un cestello più ampio, mentre la biancheria quotidiana viene lavata attraverso la propria lavatrice.

Negli Stati Uniti e nei paesi anglofoni rimangono ancora punti di incontro tra studenti universitari fuori sede che utilizzano questo servizio proprio perché lontani dalle famiglie, ma vengono anche utilizzate da lavoratori single che non hanno molto tempo a disposizione e un budget limitato.

Non è quindi un servizio che si è fermato, ma anzi, negli ultimi anni ha subito una rinascita, in particolare proprio grazie all’utilizzo di lavatrici con cestelli molto ampi (si arriva ai 20 kg di contenuto massimo) e di asciugatrici altrettanto ampie che permettono, specialmente d’inverno, un’asciugatura rapida e quindi un servizio migliore per gli utenti.